Abbiamo tutto a portata di mano: siamo una società in cui ogni cosa è sempre disponibile, ed è facile dimenticarsi che dietro ad alcuni prodotti c’è un valore antico, e che sono il frutto dell’esperienza e del lavoro di mani esperte. Come la pasta fresca.

FUSIONE PERFETTA DI FORMA E FUNZIONE
La pasta fresca, specialmente in Italia, è uno di questi prodotti. Si trova davvero ovunque, dal supermercato alle tavole stellate, tanto che finiamo spesso per dare per scontato che esista e quasi non la notiamo in mezzo all’abbondanza a disposizione. Eppure dovrebbero bastare le sue forme per farci meravigliare ogni volta che la vediamo, perché ogni forma di pasta è un vero e proprio capolavoro di manualità e fantasia.
È facile immaginare le mani delle nostre nonne che creano, lavorando con tocchi veloci ed esperti: una torsione qui, un passaggio della rondella là per riprodurre le forme della vita quotidiana (come i garganelli, insospettabilmente ispirati al garganel, ovvero… la trachea del pollo!) e portarle con fantasia nei piatti delle loro famiglie. Riuscendo a renderle allo stesso tempo belle da guardare e perfette da mangiare, perché capace di fondersi armoniosamente col condimento.
Gesti semplici che creano scanalature, curve, lunghezze per farle diventare una fusione ideale tra forma e funzione; mani attente ad ottenere la perfetta ruvidezza che dona quella sensazione al tatto inconfondibile, o lo spessore ideale che garantisce tenuta in cottura e l’armonia col resto degli ingredienti.
LA TRADIZIONE CHE SI FA ARTE
Nelle cucine di case d’ogni epoca c’è sempre stato un momento in cui le donne si sono riunite per fare la pasta fresca. Tutte intorno a un tavolo, mettevano e ancora oggi mettono in pratica le regole imparate dalle loro mamme, creando qualcosa che va ben oltre il semplice bisogno di nutrirsi e trasformandolo in un momento di condivisione d’emozioni.

Una vera artigianalità, ma casalinga, che resta nei nostri ricordi e che possiamo tornare a gustare con la memoria e i cinque sensi: il profumo dei tortelloni appena fatti, le mani dei bambini che cercano di rubare un cappelletto crudo perché non riesco ad aspettare la sera, il fruscìo della pasta sul tagliere, le file e file di garganelli ordinatamente disposti sul tavolo da queste donne che sapevano lavorare a una velocità incredibile per intere giornate, mentre si confidavano pettegolezzi e confidenze, accompagnando un rito senza tempo con il suono delle loro chiacchiere.
PATRIMONIO DI EMOZIONI
Le “regole” della perfetta pasta fresca sono un patrimonio culturale che di persona in persona, di mano in mano, è arrivata fino a noi raggiungendo livelli eccelsi di artigianalità. Capolavori unici che vengono da un lavoro collettivo, ma al tempo stesso odori e sapori capaci di farci sentire a casa non appena li sentiamo.
Solo la pasta fresca è capace di dare vita a un’emozione così, che unisce in modo perfetto la bellezza delle forme con la resa nel piatto, il nostro presente e una tradizione sempre viva, la perfezione artigianale con il calore della cucina di casa delle nostre nonne.